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lunedì 18 ottobre 2010

ANSA.it > Scienza e medicina > News Non solo rughe, il botox anche per il mal di testa


ROMA - Non solo pelle liscia. Il Botulino puo' alleviare anche i mal di testa cronici. La Food and Drugs Administration (Fda), l'ente americano che sovrintende alla sicurezza dei farmaci e dei cibi, ha dato il via libero all'uso del Botox della Allergan negli Stati Uniti per trattare le emicranie croniche negli adulti.


Buone notizie, quindi, per tutti coloro che soffrono di questa condizione, che spesso limita fortemente l'attivita'. Il farmaco potra' essere iniettato nel collo e sulla testa ogni 12 settimane negli adulti che soffrono di emicranie per piu' di 14 giorni al mese. Il botulino si e' infatti dimostrato inefficace nei soggetti che soffrono di emicranie piu' sporadiche e meno persistenti, secondo quanto ha fatto sapere la stessa Fda.

Introdotto nel 1989, il Botox e' uno dei farmaci di punta dalla Allergan che nel 2009 ne ha venduti in tutto il mondo per 1,9 miliardi di dollari (su un totale vendite di 4,4 miliardi di dollari). Oltre a cancellare le rughe, viene anche utilizzato per trattare spasmi muscolari nel collo e l'eccessiva sudorazione.

''In Italia abbiamo cominciato a studiarne l'uso dieci anni fa'', ha detto all'ANSA Paolo Martelletti, direttore del Centro di Riferimento Regionale Cefalee dell'Ospedale Sant'Andrea in Roma, uno dei pionieri europei di questa sperimentazione.

''Avevamo notato - afferma Martelletti - che alcune donne dopo essere state sottoposte a un trattamento con il botulino sembravano trovare sollievo nell'emicrania. Un'evenienza particolarmente positiva anche perche' le donne sono la maggior parte di quel 13% della popolazione che soffre di mal di testa sporadici. Coloro che invece soffrono di emicranie croniche sono il 4%. Una percentuale non trascurabile, anche perche' sono tra coloro che hanno bisogno di ricorrere piu' spesso a cure e medicine e rappresentano un importante problema di sanita' pubblica. Cosi' nel 2001 abbiamo cominciato a fare dei test, che hanno dato subito dei buoni risultati. Le sperimentazioni fatte in Europa sono poi andate a far parte dei due studi che hanno portato l'8 luglio scorso al via libera da parte dell'autorita' britannica all'uso della tossina botulinica nel trattamento dell'emicrania cronica e, adesso, a quello americano dell'Fda''.

Per quanto riguarda l'Italia, al momento il botulino viene utilizzato solo nei centri universitari e altamente specializzati come quello del Sant'Andrea a Roma. ''Tra 3-4 mesi - conclude Martelletti - dovrebbe arrivare il via libera anche dall'Irlanda e poi sicuramente quell'Emea, l'ente europeo che sovrintende alla sicurezza dei farmaci, quindi a cascata arriveranno anche le altre autorizzazioni, tra cui quella italiana''.